di e con MariaGiulia Serantoni e Maria Focaraccio.
Il primo appuntamento dedicato alla danza
contemporanea della rassegna, giunta al suo
terzo anno e organizzata in collaborazione
con Iac (Centro Arti Integrate), Cinergia,
Basilicata 1799, Associazione Vulcanica,
Associazione Multietnica, vede in scena
due giovani danzatrici oggi residenti a Berlino
(ma una di origini milanesi e l’altra lucane),
già affermate a livello internazionale e ospiti
in festival prestigiosi (come il Roma Europa
Festival 2019).
Lo spettacolo ideato e interpretato da
Serantoni e Focaraccio genera forme
dialogiche che compongono frammenti
coreografici dove la sempre diversa relazione
tra le danzatrici mappa un’invisibile
costellazione nello spazio, definendo codici di
possibili nuovi lessici.
Attraverso la sincronia, il contatto, il
confronto, sovrapposizioni ed incastri i corpi
delle due interpreti diventano territori dove
tracciare connessioni.
La performance esprime il continuo confronto
tra i corpi delle due danzatrici che alla fine del
percorso arrivano a spogliarsi
metaforicamente e fisicamente di tutte le
sovrastrutture e le resistenze.
Il duo si confronta con il tentativo di andare
aldilà del senso più comune di antinomia e
contrapposizione. L’etimologia della parola
dialogo (dal greco dia - in mezzo a/fra - e
logos - nella sua accezione più ampia
ragione/significato/parola-) supporta la natura
della ricerca; l’aspetto che emerge come
caratteristico del dialogo, infatti, è la sua
medietà, il suo stare in mezzo, il suo dividere
unendo.
Ogni incontro e connessione genera una
possibilità per il superamento dell’antitesi:
l’eterogeneità si fa fonte di scambio, la
divisione diventa condivisione e
partecipazione, l’alterità coesione e
complicità.
E’ possibile osservare il dualismo dei corpi
come sintesi dei meccanismi di relazione?
La scelta del frammento come strumento per
svolgere l’intreccio offre la possibilità di
esulare da un’organizzazione narrativa
lineare e concentrare l’atto performativo
sull’essenza dell’azione, ponendo lo
spettatore in uno stato di osservazione,
analisi e compartecipazione all’esperimento
sulla dualità.
Storie brevi - nulla di troppo intimo apre
volutamente spazio ai dubbi, alle esitazioni ed
ai malfunzionamenti; nelle pause, negli spazi
mancanti, nei silenzi, nei non-detti si celano i
fragili meccanismi che dispiegano la
successione degli eventi, dove il pensiero e
l’azione vengono sospesi per lasciare
riverberare l’eco di ciò che è appena stato.
In questo susseguirsi di atti, la simultaneità di
esistenze parallele scrive una coreografia
dove linee e materia, insuccessi e giochi
collidono, facendo vibrare prospettive sempre
nuove e differenti.
Come anticipato, in chiusura della
performance ci sarà una scena di nudo.
[In caso di mal tempo l’evento si svolgerà
nell’attigua Sala Levi].
Storie brevi - nulla di troppo intimo.
0Quando
Sab 13 Luglio 2019
Dove
Museo di Palazzo Lanfranchi, Terrazza
Piazzetta Pascoli, 75100 Matera, MT, Italia Matera (MT)
Costo e Target
Gratuito
Adatto alle scuole, Adatto ai giovani 16 - 30, Adatto a pubblico di settore, Adatto agli adulti